lunedì, novembre 17, 2008

...dunque



Questo post è stato irrimediabilmente perso.

...

Tutto quello che di cui parlava
si riferiva essenzialmente ad odori.

Raccontava idee confuse
come rincorrere il cane sfuggitoti
cercando di afferrarlo per la coda mozza

trangugiando boccate d'aria fredda d'inverno
tirando su col naso e il bruciore in gola

raccontava il tentativo
di attraversare questa melassa di esistenza
-ché si attacca addosso-
senza lasciare scie di dolore

finendo tu a contorcerti e crepare di dolore.

sopratutto
parlava del mare
il mio mare
che dalla riva sa di pino e lavanda
di sale e mirto
di selvatico che confonde le idee

e mi ubriaca.

p.s.

le parole
erano chiare davanti ai miei occhi
e nella mia testa soltanto poco fa
poi si sono sciolte tra i milioni di bit
che fanno l'oblio del web.

avrei voluto che potessi leggerle...

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