giovedì, giugno 15, 2006
sciogliere le vele
da quando la prima volta mi sono lasciato dietro
la via di casa alzandomi in volo in direzione parigi
è come se avessi saputo già
che non sarei più tornato indietro
ma c'era un'altra sensazione
che si è poi chiarita negli anni
la volontà e la determinazione a non restare più fermo
almeno per un po' di anni
cambiare casa lavoro città lingua cultura e modo di vivere
non di continuo ma seguendo cicli di due tre anni
partire
soffrire stringendo i denti per tre 4 mesi
e poi ricominciare a vivere in un nuovo posto
cercando di capirlo e di capirmi un po' meglio
ormai sono in questa città
covando un senso di frustrazione da troppo tempo
è estate ma è come se sentissi già il vento dell'autunno
che cambia la stagione
comincio a mettere in conto il sacrificio necessario
training autogeno per convincermi che ce la posso fare
dinuovo, un'altra volta
mollare gli ormeggi di notte nel silenzio generale
uscire dal porto e sciogliere le vele verso il mare aperto
alla ricerca di nuove isole
nuovi mondi e terre più propizie
per un mercante di idee
il sorriso sulle labbra
e il bagaglio leggero
di un amore da portare via dal grigio
e una cassa di libri con sopra un micio dormiente.
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3 commenti:
ma a micio non lo traumatizzeremo troppo?
...
graPA
vento di spostamenti..ah!
embè, quando la diamo la notizia alla famiglia?!
GRapa
"Parti se devi, resta se puoi" diceva Baudelaire. E poco dopo aggiungeva: "Inferno o Cielo che importa? Purché sia il Nuovo".
;-)
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