lunedì, ottobre 24, 2005

le grandi meretrici - 3

si appunto, dicevo di questo 7
che salta fuori quando meno me lo aspetto
travestito da fuoco a volte,
da scia del gesto compiuto
da una fata o da una strega
in una notte d'estate di un posto al sud.

questo sette che sembra un numero adeguato di parole per chiarire un'idea
o di immagini per creare un mondo
daltronde bastano sette note per fare tutta la musica

allora le mie sette meretrici potrebbero bastare
a parlare di tutto
di dinamiche sociali
di rapporti di forza
di ipocrise
finti pudori e noie di pomeriggi
di stratificazioni e di schemi

o potrebbero solo parlare di colore
e di tempo - implicito in un mosso -
sequenza di istanti sovrapposti
ma anche sguardo trascinato e visione marginale
quella che trova il suo fulcro nel confine -coda- dell'occhio
-sembrerebbe la visione più istintiva e più diretta-
perchè sempre dai confini del campo visivo possono arrivare
i pericoli o le sorprese

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