domenica, maggio 14, 2006

io e la sfiga ( o della teoria degli occhi )

secondo le più aggiornate leggende delle mie parti
che poi sarebbe l'entroterra della provincia di salerno
"labbk coglie e a jastema no"
che tradotto da un testo poco ortodosso
o dalla lingua delle origini
starebbe per:

-se uno dice: come ti vedo bene, sei in forma, stai alla grande...
( questo appena citato sarebbe labbk )

-se uno dice: devi passare un guaio nero nero,
fai un incidente appena trovi cinque minuti di tempo,
e'a passà tanta waj!
( questo appena citato sarebbe a jastema )

ebbene, sembrerebbe,
secondo le più moderne tecniche di indagine che:

"labbk" porta una sfiga
che ne basterebbe un ottavo per pentirsi di essere nati

"a jastema" non ha nessun effetto,
anzi, si pensa che in misura estrema
addirittura porti fortuna all'intestatario ( della suddetta jastema )
e alle generazioni a venire del suddetto intestatario.

il discorso è complesso
la lingua difficile

e pure voi!
mettetevi nei miei panni...

3 commenti:

grapa ha detto...

ma qui si posta che è una bellezza! e dire che mi sono disconnessa solo per un paio di giorni dalla rete!

vado a leggere...
graPA

grapa ha detto...

la domanda sorge spontanea: quando avresti dato adito a qualcuno di pensare di te "ti vedo bene, sei in forma, stai alla grande, etc"????

qui le vecchie teorie vanno aggiornate...

graPA ;-))

grapa ha detto...

il "labbk" campano
diventa "gabbu" in calabro moderno
e "gabbo" per gli italiani senza dialetti.
indica la beffa, la burla e la meraviglia.

ps.
e si dice pure:
"chi si gabba c'incappa" - chi si meraviglia della sfiga/fortuna altrui, prima o poi capiterà inesorabilmente pure a lui..

farsi gabbo di qualcuno, prendere alla leggera.
dal verbo gabbare, beffare, ingannare, farsi beffe, prendersi gioco.


GRApa,